mercoledì 5 novembre 2014

VERTIGINE

La vertigine è un sintomo che deriva dalla distorsione dei rapporti normalmente esistenti tra il nostro schema corporeo e l'ambiente che lo circonda.
La percezione dei suddetti rapporti deriva dalla integrazione (interpretazione) a livello centrale (cervello) da informazioni sensoriali provenienti da diversi recettori (organi di senso):

- occhio

- orecchio interno (labirinto vestibolare)

- propiocettori: recettori di posizione e movimento del corpo situati nei muscoli, nelle articolazioni e nei tendini.
Quando ai centri nervosi dell'equilibrio giungono, per qualsiasi motivo, informazioni dai recettori periferici, che sono contrastanti tra di loro, si genera una sorta di conflitto neurosensoriale al quale il nostro organismo reagisce con la "vertigine".

Il sintomo, assai fastidioso, ha il significato di un "segnale di allarme" necessario a far sì che il soggetto acquisisca la consapevolezza di trovarsi in una situazione sfavorevole come avviene per esempio nelle vertigini che si possono accusare in auto, in aereo o in mare (chinetosi).



Le vertigini, in base alle caratteristiche, possono essere:

Oggettive - il paziente vede ruotare l'ambiente intorno a sè

Soggettive - il paziente si sente ruotare ma l'ambiente è fermo

Le vertigini oggettive sono più frequentemente causate da malattie del labirinto (vertigini periferiche).

Le vertigini soggettive sono più frequentemente causate da malattie del sistema nervoso centrale (vertigini centrali).

L'inquadramento diagnostico delle vertigini è ovviamente molto importante e tutta una serie di segni e sintomi aiutano lo specialista nell'impresa.



Alla vertigine possono associarsi sintomi di tipo:

- Neurovegetativo: nausea, vomito, tachicardia.

- Otologico: ipoacusia (diminuzione dell'udito), acufeni (percezione di ronzii o sibili che non esistono nell'ambiente).

- Neurologico: tremori, ipostenia (diminuzione della forza), dismetria (alterazione nella esecuzione di movimenti fini), adiadococinesia (perdita della coordinazione in alcuni movimenti), cefalea.

In base ai sintomi associati e alle caratteristiche della vertigine lo specialista ORL può sospettare l'esistenza di alcune malattie:



VERTIGINI - DIAGNOSI DIFFERENZIALE
-Vertigini periferiche
malattie del labirinto carattere rotatorio insorgenza improvvisa, violenta, accessuale durata da
pochi secondi
a ore associate a nausea, vomito,
tachicardia associate a
disturbi uditivi
ipoacusia,
acufeni assenza di sintomi e segni
neurologici
-Vertigini Centrali
malattie neurologiche instabilità;
alterazioni dell'equilibrio insorgenza subdola;
intensità ridotta persistenti,
continue o
sub-continue assenza di
nausea e
vomito disturbi uditivi raramente presenti presenza di sintomi e segni
neurologici



Le vertigini possono essere sintomi di svariati quadri patologici che colpiscono il labirinto, il sistema nervoso centrale ed anche l'intero organismo (vertigini extralabirintiche).



Le caratteristiche del sintomo vertiginoso, la presenza ed il tipo di eventuali sintomi associati aiutano lo specialista a formulare la diagnosi corretta:



DURATA DEL SINTOMO SINTOMI ASSOCIATI MALATTIA
pochi secondi nessun sintomo Vertigine posizionale parossistica
Ipotensione ortostatica
Insufficienza vertebro-basilare
Cervico-artrosi
da pochi minuti a ore o giorni sintomi otologici:
ipoacusia,acufeni,
senso di orecchio pieno Sindrome di Meniérè
Otosclerosi
Labirintiti acute e croniche
Neurinoma del nervo acustico
da pochi minuti a ore o giorni cefalea e altri sintomi neurologici Emicrania
Cefalea neuro-vascolare
Sclerosi multipla
Tumori cerebrali e del cervelletto
Incidenti ischemici (ictus-stroke)
da ore a giorni nausea, vomito, tachicardia Neuronite vestibolare
da ore a giorni di vario genere Vertigini extralabirintiche

La gravità delle malattie in cui si riscontra il sintomo è quanto mai varia.

Si va da lievi e fugaci vertigini oggettive, scatenate dai cambiamenti di posizione del capo e del collo, come avviene nella benigna vertigine posizionale, a gravissime vertigini, che possono durare giorni ed essere accompagnate da nausea, vomito e perdita di udito come avviene nella Sindrome di Mèniére oppure a gravi stati vertiginosi associati a segni neurologici, come avviene nei tumori o nei fatti ischemici intracranici (ictus).

La diagnosi frequentemente non è facile e si giova di tutta una serie di esami che consentono di confermare o meno i sospetti diagnostici dello specialista: (esame audiometrico, esame impedenzometrico, ABR, esame vestibolare, TAC e Risonanza magnetica encefalo).

FORME CLINICHE

Chinetosi (mal da trasporto)

Labirintite

Vertigine posizionale parossistica benigna (cupololitiasi - canalolitiasi)

Sindrome di Mèniére

Neuronite vestibolare

Vertigini "posturali" e nei disturbi della articolazione temporo-mandibolare

Vertigini nel neurinoma del nervo acustico

Vertigini nella Sclerosi multipla

Vertigini "psicogene"

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