mercoledì 5 novembre 2014

CHE COS'E'?

La Chirurgia Plastica ripara “la carrozzeria” mentre la Medicina Antiaging interviene sul motore.

Esperienze condotte in questi ultimi anni dai colleghi statunitensi che hanno cominciato ad associare alla chirurgia estetica la Medicina Antiaging hanno ottenuto un notevole successo: mantenere un corpo non stanco ed una mente lucida e piena di entusiasmo anche in età avanzata.

La durata attuale media della vita, come tutti sappiamo, si è attestata intorno agli 80 anni.
Se potessimo eliminare le attuali cause letali cardiovascolari, le neoplasie, il diabete, ci si potrebbe aspettare un allungamento della vita fino a 100 anni, in buona forma.

La A4M, cioè l'American Academy of Antiaging Medicine, probabilmente il più avanzato gruppo di Medicina Antinvecchiamento esistente al mondo, considera l’obiettivo di riuscire a vivere fino a 100 anni piuttosto vicino.

Una notizia buona e una cattiva
Questa è indubbiamente una buona notizia. La notizia cattiva è che per prevenire, con antiossidanti, integratori, secretagoghi, Growth Hormone l’invecchiamento, non dobbiamo aspettarci sussidi dal servizio sanitario nazionale. Difficilmente la "mutua" ci rimborserà queste medicine!



Bisogna avere cura della macchina complessa uomo e così ci darà per lungo tempo un funzionamento impeccabile e soddisfacente.

Come rallentare l'invecchiamento? Anche se l'invecchiamento non può essere fermato, molto può essere fatto per rallentarlo.

Attualmente il segreto per restare giovani è all'interno dei nostri geni.

Ma esiste comunque un limite alla modificazione genica per aumentare la vita.

Alcuni scienziati hanno scoperto alcuni geni che regolano l'apoptosi (il "suicidio" cellulare) e sono riusciti a prolungare di circa il 30% la vita di topi.
Speriamo che in un futuro la ricerca sul DNA dia risultati formidabili.

Studi sulle cellule tumorali hanno mostrato come probabilmente a causa dell'enzima telomerasi, queste cellule stesse divengano "immortali", non essendo più soggette al processo di invecchiamento. Questo enzima evita la progressiva riduzione del telomero (la parte finale dei cromosomi), il quale porta all'accorciamento del cromosoma.



L'importanza dell'integrazione
Purtroppo anche l'adozione del più salutare stile di vita non basta a volte da solo a tutelare il nostro stato di salute.

Infatti una buona parte della frutta e degli ortaggi, quando non contaminata da sostanze tossiche, giunge sulla nostra tavola in larga misura sottratta dei propri principi nutritivi, a causa di piogge acide, della desertificazione dei terreni, dei processi di conservazione, di manipolazione degli alimenti, etc.

Anche se l'alimentazione fornisse tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, spesso questi si trovano dinanzi delle barriere, con una matrice extracellulare intasata.

In condizioni normali tale matrice forma una struttura tridimensionale, tipo una spugna che circonda e protegge le singole cellule del nostro corpo, garantendo il giusto apporto attraverso il sangue, di ossigeno, nutrienti, ormoni, neuromodulatori, farmaci e un'adeguata rimozione dai tessuti di prodotti di scarto.

Le cellule inoltre potrebbero non essere nelle condizioni più idonee per utilizzare i nutrienti ingeriti con il cibo, in quanto vittime dello stress ossidativo.

In questi casi, la semplice alimentazione, pur se corretta, potrebbe non essere sufficiente a mantenerci nelle ottimali condizioni di salute.

Spesso, se soffriamo di una determinata patologia, non è dovuto a presunti problemi "neurovegetativi" o a "intolleranze o allergie alimentari" ma ad una condizione di non corretta alimentazione o integrazione di determinati nutrienti o ad uno stato di stress ossidativo che è necessario eliminare in primis!

L'insieme di queste considerazioni suggerisce che in particolari condizioni di rischio (esposizione ad inquinianti, stress, lavoro o studio, alimentazione sbilanciata, inadeguato apporto di antiossidanti, esercizio fisico inadeguato, etc.) possa essere utile l'assunzione, nel contesto di un ambiente il più possibile sano e di un corretto stile di vita, di integratori.

QUANTO DI MEGLIO E' POSSIBILE FARE PER RALLENTARE L'INVECCHIAMENTO E RESTARE GIOVANI IN SALUTE IN ATTESA DI NUOVI STUDI E SCOPERTE?

1) SCOPRIRE PRECOCEMENTE EVENTUALI MALATTIE CON ESAMI PERIODICI CONSIGLIATI DAL PROPRIO MEDICO

E' necessario controllare periodicamente il sangue e la pressione arteriosa. Tenere un quaderno ove si annotano date di ogni controllo e dai controllati. Effettuare periodicamente alcune analisi fondamentali, tra cui : l'elettrocardiogramma per scoprire la presenza di aritmie come la fibrillazione atriale (potenzialmente pericolosa); elettrocardiogramma sotto sforzo per conoscere il rischio d'infarto; la mammografia nella donna per il tumore alla mammella; il pap-test nella donna per valutare anomalie del collo dell'utero; il PSA nell'uomo, un esame del sangue per individuare precocemente il tumore alla prostata; la MOC o mineralometria ossea computerizzata per misurare la quantità di tessuto osseo per individuare l'osteoporosi; l'esame del fondo oculare per scoprire danni vascolari; la valutazione della funzione tiroidea, la tiroide regola il metabolismo e spesso negli anziani non funziona bene; la ricerca di sangue occulto nelle feci, per scoprire precocemente un tumore intestinale; la valutazione della quantità di vitamina B12, importantissima nell'anziano per la salute del sistema nervoso; etc.

Perché non interessarsene subito?

2) COMBATTERE I RADICALI LIBERI (STRESS OSSIDATIVO, LEGGERE L'INTERO ARTICOLO SUI RADICALI LIBERI) E CONSIDERARE UN MIX DI PROVATE SOSTANZE ANTI-INVECCHIAMENTO, CON L'ASSISTENZA DEL PROPRIO MEDICO. SEGUIRE UN'ALIMENTAZIONE CORRETTA E NON ECCESSIVA EVITANDO UN ECCESSO DI GRASSI.

Utili a tal proposito sostanze come: acido lipoico, glutatione, picnogenolo, aminoacidi solforati (quali cistina, cisteina, metionina), NAC, bioflavonoidi, arginina, ornitina, OKG, glutammina, acidi grassi polinsaturi, betacarotene, luteina, licopene, zeaxantina (carotenoidi), resvetralolo, coenzima Q10, Glutatione. Alcune di queste sostanze, anche usate da sole sono molto potenti (es. acido lipoico, glutatione, NAC). Escludere il più possibile dalla propria alimentazione i cibi confezionati (ricchi di conservanti, zucchero e sale) e le bibite confezionate.



Più si va avanti con gli anni, meno il corpo consuma e meno ha bisogno di calorie, soprattutto quelle che derivano dai grassi. Uno dei più importanti segreti della longevità è una buona circolazione del sangue.

Da tenere in prima considerazione l'utilizzo costante e vario di frutta e verdura, queste sostanze naturali sono un mix di sostanze antiossidanti.

Quindi largo uso ad es. di arance, carote, uva nera e rossa (la buccia contiene resveratrolo), rosa canina, pomodoro (non ripulire la parte gelatinosa e i semi), ananas, limone, insalate, germogli, germe di grano, ortica, melograno (ancora più ricco di antiossidanti e resveratrolo del vino), prezzemolo, finocchio, cetriolo, melone, pomodori maturi (quantità significative di licopene; la biodisponibilità aumenta cuocendo brevemente i pomodori o condendoli con olio di oliva), zucca, spinaci, broccoli, mango, papaia, albicocche, mirtillo, fragola, pompelmo, cavolfiore, tè verde. E' accertato che frutta e verdura possono prevenire fino al 30% dei casi di cancro.
Attenzione a mangiare la frutta molto preferibilmente a stomaco vuoto.

Mangiando 5 porzioni di frutta e verdura al giorno si riduce di un quarto (del 26%) il rischio di ictus rispetto a chi ne mangia meno di 3 porzioni (esperimento condotto in Gran Bretagna).

Una ricerca condotta dall'Istituto Superiore di Sanità, sviluppata in collaborazione con l'Università di Perugia ha confermato che i vegetali crudi traboccano di antiossidanti che aiutano le cellule a contrastare gli effetti dell'invecchiamento.

La cottura potrebbe distruggere fino a un terzo delle sostanze benefiche presenti. Bisognerebbe consumarne come minimo 2 porzioni al giorno (200-300 grammi) oltre a 3 porzioni di frutta, sforzandosi di riservarne almeno 60 grammi alla verdura cruda e si potrebbe vivere anche due anni in più della media.

Altre sostanze utili da considerare sono ginseng, ginkgo biloba, yoghurt, crusca.
Un pool di scienziati della Loma Linda University (USA) ha analizzato le abitudini di più di 34.000 volontari ed ha evidenziato che le persone che mangiano noci 5 volte la settimana vivono circa 3 anni in più rispetto a chi non le assume. Il merito sarebbe degli omega-6, grassi buoni di cui la frutta secca è ricchissima, capaci di ridurre i livelli di colesterolo cattivo mantenendo invariati quelli del colesterolo buono. Se ne dovrebbe mangiare almeno qualche manciata tutti i giorni.

Inserendo tre manciate di frutta secca nel proprio menu si aumenta il livello di magnesio nel sangue, tagliando del 40% i rischi di morte. Ne bastano 250mg al giorno, meno di un etto di mandorle.

In Israele un pool di scienziati ha scoperto che è sufficiente mangiare un pompelmo rosa al giorno per diminuire del 20% i livelli di colesterolo LDL (cattivo) e mettere così al sicuro il proprio apparato circolatorio.

Anche il cioccolato avrebbe proprietà antiossidanti : consumare cioccolato una volta a settimana potrebbe regalarci un anno di vita in più. L'effetto positivo sarebbe legato ad un antiossidante e a flavonoidi che rallentano la coagulazione del sangue e la sua ossidazione. Secondo i ricercatori, 41 grammi di cioccolato sono l'equivalente di un bicchiere di vino rosso ed hanno la stessa efficacia contro ictus e attacchi di cuore.

Tra le sostanze indispensabili per contrastare l'eccesso di radicali liberi troviamo le vitamine e i minerali.

Assicurarsi quindi il corretto apporto di tutte le vitamine e minerali ed in particolare vitamine A, B, C, E, acido folico (importante anche per evitare eccesso di omocisteina), germanio, manganese, molibdeno, rame, zinco, selenio, potassio.
Il consiglio è quindi quello di ricorrere a questi fattori protettivi che si oppongono ai "radicali liberi" fino dall'età più giovane e di continuarne l'uso nel corso degli anni.

Secondo le ultime ricerche, la vitamina B12 rallenta il declino cognitivo, inoltre regola l'omocisteina, la sostanza che se prodotta in eccesso incrementa il rischio cardiovascolare e l'invecchiamento cerebrale.

Potrebbe anche essere utile fare un'analisi dello stress ossidativo del nostro corpo, per avere un'idea dell'efficienza del nostro organismo nel neutralizzare i radicali liberi.
Un esame utile è il mineralogramma, per valutare i minerali e metalli tossici depositati nell'organismo. Misura il contenuto di minerali nei capelli e di conseguenza dei minerali nei tessuti corporei. Corrisponde ad una biopsia tessutale ed esprime la media dei tassi di minerali di alcuni mesi. Il capello è un tessuto molle, come le arterie e i minerali si depositano dieci volte di più rispetto ai tessuti duri come le ossa. I rapporti di un'analisi del capello indicano tendenze, non diagnosi. Lo squilibrio dei rapporti minerali indica che è presente la tendenza verso una disfunzione. Dopo l'effettuazione dell'esame generalmente si segue un'integrazione per 4-6 mesi, quindi il test si ripete. Nel caso di metalli pesanti in eccesso, quali ad esempio alluminio, mercurio, piombo, cadmio, l'unica via per rimuoverli è la terapia chelante. Essa è la più potente terapia antiossidante esistente e di conseguenza può portare al ringiovanimento cellulare. Si avvale dell'uso per via endovenosa peinfusione dell'E.D.T.A. (acido etile diammino tetracetico) e di altri antiossidanti. Già dopo le prime dieci sedute si ha un benefico effetto sui legami crociati di tutti i tessuti. Esso porta alla chelazione dei minerali tossici, alla chelazione del calcio depositato sulle pareti dei vasi del microcircolo, ad un potente effetto antiossidante, ad un effetto antiaggregante piastrinico, all'eliminazione dei cataboliti del calcio e del colesterolo. Può invertire il processo aterosclerotico, la terapia chelante è quindi utilizzata per ridurre l'indurimento delle arterie

Altro esame utile è il test per le intolleranze alimentari. Le prove tossiche alimentari sul sangue riescono ad individuare quali cibi ci stanno intossicando. Ciò che causa un'intolleranza alimentare è un'alterata reazione del sistema immunitario. L'esecuzione del test avviene tramite prelievo di una minima quantità di sangue venoso (5 ml).

Il dispendio di energie diminuisce con il passare degli anni, meglio ridurre i pasti in piccoli e frazionati. Evitare le sostanze grasse di origine animale, i quali passando nel sangue si depositano sui vasi favorendo l'arteriosclerosi. Ridurre le sostanze eccitanti come caffe, alcolici, the forti. Contrastare il sovrappeso. E' da ricordare che la digestione del cibo aumenta i radicali liberi, quindi meno cibo meno ossidazione. Mangiare troppo fa invecchiare prima !! Leggere anche il capitolo dedicato all'alimentazione.
Per gli scienziati dell'Università dell'Alabama (USA) mantenersi sotto il livello di guardia per il sovrappeso (lmc 25) è un elisir di lunga vita. Calcolarlo è semplice : bisogna dividere il proprio peso in Kg per l'altezza in metri e ancora per l'altezza. Se il risultato è inferiore a 25 si conquistano addirittura 3 anni rispetto a chi ha un indice più alto (tra 25 e 25), poiché ci si mette a riparo da malattie cardiache, ictus, tumore del colon e diabete.

Seguire una dieta ipocalorica, che dimezzi le calorie introdotte ogni giorno, è un metodo per regalarsi, dicono gli scienziati, almeno un 30 per cento di vita in più : ci fa produrre, infatti, meno radicali liberi!

Se scarseggia il cibo, il nostro organismo comincia a "nutrirsi" attingendo alle parti più vecchie dei tessuti. Quando si ritorna a mangiare, i nutrienti introdotti si trasformano in "mattoncini" capaci di rinnovare le strutture esistenti.

Il biologo John Phelan afferma che mantenersi a "stecchetto" allunga la vita dal 3 al 7%. Calcolando una vita media di 77 anni, sono tra i 2 e i 5 anni in più!

Luigi Fontana, direttore del reparto Nutrizione e invecchiamento dell'Istituto Superiore di sanità e docente alla Whasington University di St. Louis, responsabile in America di uno studio su un gruppo di persone di età compresa fra i 40 e gli 80 anni che applicano la restrizione calorica.

Una riduzione esclusivamente calorica del 30% potrebbe raddoppiare la longevità.

Una dieta ipocalorica di circa 1.800 calorie al giorno per l'uomo (ma mai priva di vitamine e nutrienti necessari) riporta nelle condizioni ottimali i valori pressori, il colesterolo e tende a ringiovanire l'intero sistema cardiovascolare di circa 15 anni.

Certo potrebbe essere difficile mantenere una dieta di sole 1.800 calorie al giorno e potrebbe essere opportuno allora scegliere una dieta sana, equilibrata

La lista del Prof. Lester Packer, dei più importanti antiossidanti Antiossidanti e dose raccomandata
Commenti

Acido lipoico - 100 mgs (50 mg AM and 50 mg PM) Il più importante antiossidante singolo. Ricicla gli altri antiossidanti. E' il miglior metodo per aumentare il glutatione, il quale è considerato l'antiossidante primario del corpo umano
Vitamina E - Tutti gli isomeri (alpha, beta, gamma, delta)
- 400 unità al giorno
Tocotrienoli - Tutti gli isomeri (alpha, beta, gamma, delta)
- 20 mg al giorno Molto simili alla vitamina E ma hanno effetti protettivi separati
Vitamina C - 500 mg al giorno

3) EVITARE GLI SBALZI DI GLICEMIA (QUANTITA' DI ZUCCHERI PRESENTI NEL SANGUE)

Normalmente nel sangue sono presenti circa cinque grammi di glucosio. Vanno evitati gli sbalzi di glicemia, come ad esempio caramelle fuori pasto. Gli zuccheri si legano alle proteine, danneggiando tessuti e arterie. In particolare quelli fuori pasto. Se la crescita di glucosio avviene fisiologicamente durante i pasti, il pancreas produce insulina e tampona ma se questo aumento si verifica più volte nella giornata, si rischia che i tessute periferici siano sempre meno sensibili all'insulina, fino ad avere bisogno di quantità sempre maggiori di questo ormone.
4) EVITARE GLI ECCESSI DI SODIO

5) MANTENERSI IN ESERCIZIO FISICO, EFFETTUARE SPORT

Il movimento aiuta a rinnovare e a ringiovanire le cellule. L'attività fisica rinforza i muscoli e l'apparato scheletrico; previene l'osteoporosi; mantiene elastiche le articolazioni; brucia i grassi nocivi (colesterolo e trigliceridi) e fa aumentare quelli buoni (il colesterolo HDL); aumenta la fluidità del sangue e lo fa circolare meglio; abbassa la pressione del sangue e riduce rischi di infarto, ictus, arteriosclerosi; attiva la digestione ed aumenta la motilità dell'intestino; aiuta a dormire meglio; stimola anche le funzioni cerebrali; migliora il tono dell'umore, combatte la depressione; migliora la funzione respiratoria e cardiocircolatoria.
Bisognerebbe evitare tutti quelli che comportano scatti brevi ma intensi come calcio, tennis, sollevamento pesi e preferire quelli che sono caratterizzati da una attività costante. Quindi esercizio fisico moderato e costante.
Tre ore e mezza di sano movimento a settimana possono far guadagnare addirittura 10 anni di vita; li ha quantificati la dottoressa Lynn Cherkas del King's College di Londra (GB), in uno studio pubblicato sugli Archives of Internal Medicine.

6) DORMIRE A SUFFICIENZA, CHI DORME POCO O MALE INVECCHIA PRIMA

E' di notte che il corpo con il sonno si rigenera e provvede a rinnovare le cellule e a depurarsi. E' di notte che viene prodotta la melatonina, una molecola naturale secreta dalla ghiandola pineale e che sembra in grado di rallentare l'invecchiamento della pineale e dell'organismo stesso. Il dottor A. Vgontzas, psichiatra della Pennsylvania State University (USA) ha appurato che i maschi godono solo di 40 minuti di sonno profondo a notte, mentre le donne superano quota 70 minuti. Sarà questo il motivo per cui le donne statisticamente vivono più a lungo? Un sonno poco profondo alla lunga innalza i livelli di Tnf (Tumor necrosis factor), sostanza che favorisce diabete e obesità.

7) EVITARE DI FUMARE, DI BERE ALCOOL E LE LUNGHE ESPOSIZIONI SOLARI (IL SOLE E' IL MAGGIOR RESPONSABILE DELL'INVECCHIAMENTO CUTANEO)

L'abuso di bevande alcooliche fa consumare al nostro organismo preziosi micronutrienti, sottraendoli ad altre necessità biologiche.
8) MANTENERE IN ATTIVITA' IL CERVELLO, "NUTRIRE" LA MENTE CON NUOVI ASPETTI DELLA CONOSCENZA, POESIA, FILOSOFIA, ETC.

Lo suggeriscono le ricerche sviluppate dal Rush Institute for Heatlthy Aging (USA) : facendo far ginnastica anche al cervello né trarrà vantaggio tutto l'organismo.

9) BERE ACQUA A SUFFICIENZA, ASSOCIANDO EVENTUALMENTE UN BUON BICCHIERE DI VINO ROSSO A PASTO

Alla Loma Linda University (USA) hanno scoperto che gli uomini che bevono due litri di acqua al giorno tagliano del 54% i rischi di morire di infarto rispetto a quelli che si fermano a mezzo litro al giorno.

10) CONTROLLARE LO STRESS

L'uomo può sopportare stress ambientali anche molto forti ma se questi si prolungano troppo nel tempo, la risposta dell'organismo produce un esaurimento fisico e mentale. I fattori stressanti esterni sono in realtà degli stimoli. Di conseguenza la gestione dello stress si rivela molto importante. La longevità si associa alla capacità dell'organismo di rispondere allo stress.

11) CURARE IL PROPRIO ASPETTO FISICO, PELLE, DENTI, CAPELLI (LA CURA DI SE' E' IMPORTANTE ANCHE PER LA SALUTE DELLA PSICHE)

Il trattamento personale per la salute della pelle.
12) RESTARE IL PIU' POSSIBILE LONTANO DA FONTI DI RADIAZIONI (HI-FI, TVM RADIO, ETC.)

13) IL SESSO VOLENTIERI

Sembra che fino a quando si continua a fare l'amore è come se si ingannasse l'organismo facendogli credere che è ancora possibile concepire (una tesi di Lucy Vincent ricercatore del Cnr e autore del libro La formula del desiderio). Questo è riferito alle donne ma anche agli uomini.

Il sesso è uno sport come gli altri e in più si ha l'aumento dell'ormone della crescita e del testosterone che tendono a rinforzare scheletro e muscoli, la liberazione delle endorfine e la produzione di ossitocina un ormone che è riparatore del corpo.

14) CERCARE DI VIVERE O PASSARE PIU' TEMPO ALL'ARIA APERTA, LONTANO DAI CENTRI URBANI

Il soggiorno in ambienti chiusi aumenta il rischio di inspirare al posto dell'ossigeno, gas vitale per eccellenza, il veleno cellulare monossido di carbonio.
Immergersi nella natura è il modo più semplice e naturale per scaricare le tensioni accumulate e rigenerarsi, rafforzando la sintonia delle nostre cellule con i suoi cicli ed elementi.

15) CERCARE IN SE' IL BAMBINO INTERIORE

La mente del bambino è uno del migliori antidoti all'invecchiamento, perché ha in se quella plasticità e quella apertura che con il tempo vengono soffocate.
La gioia e la vitalità del bambino derivano semplicemente dalla spontaneità di essere sé stesso, indipendentemente da quello che fa.
Il bambino guarda il mondo con assoluta libertà e senza pregiudizi.
Pensate a qualcosa che evochi in voi la fanciullezza, che vi riporti per un attimo alla gioia infantile, innocente e senza preoccupazioni.
Oppure osservare con attenzione e partecipazione, senza pensieri, il gioco dei bambini : la sensazione non è un inutile ritorno all'infanzia, ma la percezione profonda che la gioia e il piacere sono dentro di noi.
Uno dei segreti fondamentali per mantenersi giovani è quello di non smettere mai di entusiasmarsi, avere sempre la voglia di fare.

Anche l'autostima è importante. Credere in quello che si fa moltiplica le proprie possibilità di successo. Uno studio canadese ha constatato che le persone convinte di campare più a lungo sono quelle che riescono a farlo davvero: a parità di condizioni di salute, la media registrata dalla ricerca era addirittura di 8 anni in più.

Altri metodi cercano di modificare la produzione ormonale della vecchiaia, tentando di riportarla ai livelli della giovinezza.

METODI DAGLI EFFETTI NON PERFETTAMENTE CHIARI E CONTRASTANTI
Altri metodi ancora non perfettamente chiari : ormoni sessuali maschili (testosterone) e femminili (estrogeni) il cui uso è positivo il alcuni casi e negativo in altri, c'è ancora da capire; ormone della crescita o GH la cui produzione cala dopo i 18 anni alla progressivo termine dello sviluppo del corpo; il GH può provocare danni gravi quali diabete, crescita ossea enorme, cancro, etc.
Mantenere buoni livelli di testosterone nel maschio

Il DHEA sembra "aiuti" alcune forme di cancro (legati allo stato ormonale dell'organismo) come tumore alla mammella e alla prostata.
La concentrazione di DHEA nel sangue cala progressivamente dopo i trenta anni, in modo vistoso dopo i quaranta anni.
Quindi, anche se il DHEA può aiutare ad avere una pelle migliore, delle ossa migliori, un miglioramento del desiderio sessuale nelle donne, assumerlo dopo i quaranti anni, quando sembra che la produzione cali vistosamente, potrebbe aumentare il rischio di alcune forme tumorali legate allo stato ormonale dell'organismo, come ad esempio tumori alla mammella e alla prostata. Solo sotto attento controllo medico la sua assunzione potrebbe risultare utile.
Nella donna nel periodo menopausale, la terapia con estroprogestinici, che oggi può essere praticata a dosaggi fisiologici, allevia, nel 90% dei casi le vampate di calore, diminuisce i processi di invecchiamento cutaneo, può migliorare l'umore, la concentrazione e la memoria; rallenta la osteoporosi; riduce la frequenza di vaginiti; dà maggiore elasticità alle pareti vaginali migliorando così i rapporti sessuali; riduce il rischio di malattie cardiovascolari.
Esistono tuttavia controindicazioni quali ad es. malattie di fegato, ipertensione arteriosa, disturbi vascolari, diabete, cefalea vasomotoria, obesità, varici delle gambe, tumori dell'utero e della mammella, pregressi episodi di embolia, fumare.
Uno studio americano denominato Women's Health Initiative (WHI), pubblicato sulla rivista JAMA (Journal of American Medical Association) ha rovesciato le convinzioni sui benefici della terapia ormonale sostitutiva. Per la prima volta uno studio clinico ha verificato gli studi osservazionali. La sperimentazione è avvenuta su 16 mila donne tra i 50 e i 79 anni : di queste donne la metà ha assunto per cinque anni una combinazione di estrogeni e progestinici. Gli studi previsti per 8 anni si sono interrotti a 5 anni non appena è stato chiaro che i rischi prevalevano sui benefici. I risultati mostrano aumento del rischio di malattia ischemica cardiaca, aumento del rischio di ictus (41%), aumento del rischio di tumori del seno, aumento significativo del rischio di tromboembolismo venoso, aumento del rischio di malattia litisiaca biliare (formazione di calcoli al fegato, bile, pancreas), diminuzione del rischio di tumori del colon, diminuzione delle fratture da osteoporosi. I benefici invece sembrano superiori ai rischi se la terapia dura qualche mese. Anche in caso di menopausa precoce la terapia ormonale risulta utile. Le donne che speravano di ottenere i benefici con gli ormoni dovrebbero ponderare sull'opportunità di ottenere gli stessi benefici conducendo una vita sana, una corretta alimentazione, con l'esercizio fisico e senza fumare. Nei casi più gravi esistono comunque altre tipologie di farmaci. Bisognerebbe riflettere bene prima di consigliare una terapia a milioni di donne, e ancora di più sarebbe opportuno studiare scientificamente con studi medici e non con osservazioni. Non ci si dimentichi che in USA gli ormoni sono un business da miliardi di dollari all'anno!
Secondo gli studi del dottor Todd Ovokaitys, un'integrazione con le basi degli acidi nucleici (le fondamenta per la costruzione del DNA de dell'RNA) sarebbe molto utile per la salute. Il corpo di norma produce da solo queste sostanze ma in alcuni casi non riesce a produrne a sufficienza.

Anche dal punto di vista degli studi svolti sulla longevità, pare che la possibilità di vita venga notevolmente aumentata.

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