mercoledì 5 novembre 2014

OTITI CRONICHE--------COLESTEATOMA

OTITE CRONICA
L'otite cronica è una complicanza, talvolta una evoluzione sfavorevole, di un'otite media acuta.
Può dipendere da una condotta terapeutica non adeguata o non tempestiva, dalla gravità del processo acuto o dalla presenza di condizioni favorenti generali (diabete) o locali (adenoiditi, rinofaringiti recidivanti, deviazioni del setto nasale, ipertrofia dei turbinati, allergie).
Nell'otite media cronica è presente una perforazione del timpano.
Dall'orecchio fuoriesce una secrezione di aspetto mucoso o muco-purulento (otorrea) che non ha generalmente cattivo odore.
Il paziente non accusa dolore, riferisce soltanto una perdita uditiva (ipoacusia di trasmissione).
La comparsa di otodinia si verifica saltuariamente in fase di riacutizzazione del processo otitico cronico.
Il processo infiammatorio cronico può coinvolgere gli ossicini (martello, incudine e staffa) che possono apparire amputati per fenomeni di necrosi intervenuti durante la fase acuta.
La terapia medica consiste nella detersione delle secrezioni e nella instillazione mediante medicazioni di prodotti ad uso topico (locale) a base di soluzioni alcooliche (alcool borico) e di antibiotici.
La terapia medica per via generale si avvale dell'uso di antibiotici, antiinfiammatori e cortisone (nei casi più gravi).

La terapia chirurgica consiste nell'intervento di ricostruzione della membrana timpanica (miringoplastica) eventualmente associato alla ricostruzione della catena degli ossicini (timpanoplastica).


COLESTEATOMA (Otite cronica colesteatomatosa)
Questa forma di otite cronica è caratterizzata sempre da una perforazione della membrana del timpano che, nella maggior parte dei casi, è localizzata alla porzione più alta ed anteriore della stessa (epitimpano).
In questa regione si osserva la presenza di una formazione biancastra, costituita da cellule epiteliali in disfacimento.
Il colesteatoma è in genere secondario ad un processo purulento cronico dell'orecchio medio, ma esistono anche forme congenite (in questo caso la membrana timpanica non presenta perforazioni).
L'ipotesi più attendibile per spiegare la formazione della malattia sarebbe la penetrazione nell'orecchio medio dell'epitelio di rivestimento del condotto uditivo esterno attraverso la perforazione della membrana timpanica.
Sintomi
Il paziente accusa otorrea subcontinua maleodorante ed ipoacusia (ipoacusa di trasmissione) progressivamente ingravescente.
Solo in seguito a processi infiammatori delle prime vie aeree può comparire otodinia (dolore).
La malattia può anche evolvere in modo subdolo e manifestarsi violentemente con la comparsa di gravi complicazioni (paralisi faciale, labirintite o meningite).

Il colesteatoma, anche se dal punto di vista anatomo-patologico è da considerarsi un processo infiammatorio cronico, si accresce localmente progressivamente come se fosse una forma tumorale distruggendo tutto ciò che lo circonda.
Questo fatto spiega le possibili complicazioni a carico di strutture del labirinto, del nervo facciale, delle ossa della base cranica e delle meningi.



La diagnosi si formula in base alla sintomatologia, all'esame obiettivo (otoscopia) e alle indagini radiografiche (TAC).
L'otite cronica colesteatomatosa costituisce una minaccia costante per il paziente soprattutto se si considera che le complicanze possono insorgere improvvisamente


La terapia è chirurgica e si avvale di interventi nei quali si asporta il colesteatoma e la zona erosa circostante e si crea un ampio drenaggio della cavità neoformata (svuotamento timpano-petro-mastoideo o operazione radicale).
All'asportazione della patologia può essere abbinata la ricostruzione della catena degli ossicini da eseguirsi talvolta contestualmente al primo intervento, talvolta in fasi successive (Timpanoplastica).

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