LARINGITI ACUTE
Laringite acuta catarrale
E' causata da virus associati a batteri (pneumococco, haemophilus Influenthiae).
In genere segue un analogo processo a carico delle prime vie aeree e causa
disfonia (calo della voce), tosse secca, senso di "secchezza" in gola.
Le corde vocali vengono colpite dal processo infiammatorio che danneggia prevalentemente i muscoli vocali (miosite) con conseguente grave ipostenia (debolezza) responsabile del calo di voce.
Durante l'emissione della voce le corde vocali non si avvicinano bene sulla linea mediana ed avviene una perdita d'aria.
La terapia è medica e si basa sull'utilizzo di farmaci antibiotici, antiinfiammatori e mucolitici per via aerosolica e per via orale.
Il paziente dovrebbe inoltre osservare un periodo di qualche giorno di riposo vocale.
Nel caso, peraltro non infrequente, in cui alla flogosi acuta faccia seguito un periodo prolungato di disfonia (calo della voce) il paziente può fare ricorso con ottimi risultati alla terapia ortofonologopedica che consiste in una sorta di fisioterapia specializzata eseguita da un particolare tecnico (il logopedista).
La finalità della logopedia, che si basa su esercizi vocali e di respirazione, è di ridare il giusto "tono" alle corde vocali indebolite dalla malattia.
Laringite ipoglottica
Colpisce i bambini, prevalentemente di sesso maschile, entro i primi 4 anni di età. E' causata da virus associati a batteri.
Può esordire in modo apparentemente isolato, magari in seguito ad un banale "colpo d'aria" o rappresentare la complicazione di altre patologie anche insignificanti delle prime vie aeree (riniti,adenoiditi, tonsilliti, influenza).
Ha un decorso acuto o iperacuto e può essere gravissima. Il processo infiammatorio si localizza nella regione sottoglottica (situata al di sotto delle corde vocali, tra laringe e trachea). Il tessuto di questa regione, molto "fragile" nella prima infanzia, si gonfia sensibilmente determinando l'aspetto più grave della malattia e cioè la grave, talvolta gravissima, dispnea (difficoltà respiratoria).
Nella laringite ipoglottica è sempre presente febbre anche molto elevata e tosse secca. Le crisi di dispnea si aggravano durante le crisi di tosse e di pianto. La reazione infiammatoria tende a diffondersi rapidamente a tutto l'albero respiratorio e a coinvolgere l'intero organismo.
La terapia, da instaurare con la massima urgenza, si basa sull'uso di antibiotici associati a cortisone, ad analettici, a cardiotonici e ad antistaminici.
Nelle forme più gravi può essere necessaria l'intubazione oro o naso-tracheale o la tracheotomia d'urgenza.
Laringite e Faringite in reflusso gastro - esofageo
Possono essere ricontrate in esofagiti, gastriti, ernia iatale o ulcera gastrica.
La laringite e la faringite sono determinate dalla variazione del PH ipofaringo-esofageo.
La presenza in esofago anche di minime quantità di succo gastrico o di gas, che refluiscono salturiamente dallo stomaco, danneggia chimicamente la mucosa dell'esofago, della faringe e della laringe.
In un'ampia casistica (circa il 70%) di pazienti affetti da faringite e alringite cronica, non altrimenti spiegabile, risulta presente un reflusso gastro-esofageo del tutto asintomatico, ma dimostrabile con test specifici (Ph-metria esofagea, Rx, esofagogastroscopia).
Particolare attenzione deve essere rivolta in questi casi alla presenza nella mucosa gastrica di un germe (Helicobacter) che pare essere responsabile dell'ulcera e forse anche delle neoplasie.
La presenza del germe può essere svelata da alcuni esami (anticopri antihelicobacter, Urea C13 breath test e soprattutto esofagogastroscopia con biopsie multiple).
Nelle Laringiti e nelle Faringiti da reflusso è presente una cospicua serie di sintomi (talvolta confusi con sintomi "nervosi"): Disfonia, senso di corpo estraneo in gola, secchezza, tosse secca, necessità di raschiare la faringe, difficoltà nella deglutizione, laringospasmo, ecc..)
La terapia delle faringiti da reflusso si avvale di farmaci in grado di inibire la secrezione acida dello stomaco (pantoprazolo e altri) e di farmaci (a Ph basico) in grado di "tamponare" l'acidità esofagea e gastrica. Nel caso di infezione da Helicobacter è necessario l'uso di antibiotici associati (claritromicina e amoxicillina) e l'intervento del Gastroenterologo
LARINGITI CRONICHE
Cordite ipertrofica (laringite cronica da fumo o edema di Reinke)
La cordite ipertrofica è una affezione tipica dei forti fumatori.
Le corde vocali sono diffusamente inspessite per la presenza di uno stato edematoso cronico sottomucoso (edema di Reinke).
Le zone ingrossate impediscono la normale motilità cordale per cui compaiono modificazioni del timbro della voce (sclerofonia) e, nelle forme più gravi, dispnea e difficoltà respiratoria.
Le lesioni prodotte dal fumo sono irreversibili e la malattia va tenuta sotto stretto controllo per la possibiltà di trasformazione maligna che è molto frequente.
Il paziente si deve sottoporre ad esami endoscopici o video endoscopici almeno ogni sei mesi.
La terapia dei casi più avanzati si basa sulla exeresi chirurgica delle zone edematose tramite la microchirurgia endoscopica tradizionale o la decorticazione Laser delle corde vocali mediante microlaringoscopia in sospensione.
Gli interventi devono essere eseguiti in anestesia generale. Il ricovero può essere molto breve (un solo giorno).
E' assolutamente necessario che il paziente affetto da laringite cronica da fumo smetta di fumare!!
Può essere molto utile, nel tentativo di smettere di fumare, ricorrere a farmaci che cedono all'organismo una dose di nicotina che viene progressivamente ridotta nel tempo consentendo una graduale disabitudine al fumo.
Altra possibilità nella lotta per smettere di fumare viene fornita dalla agopuntura che, in alcuni casi, può dare ottimi risultati.
Recentemente sono stati proposti in commercio strumenti portatili che agiscono come elettrostimolatori di alcune zone del padiglione auricolare analogamente a quanto avviene con l'agopuntura auricolare.
Per quanto concerne l'esposizione al fumo passivo, l'unico sistema efficace è l'utilizzo di particolari strumenti (depuratori d'aria) che sono in grado di eliminare dall'ambiente la quasi totatlità dei prodotti volatili dannosi.
Il paziente affetto da laringite cronica da fumo, sia nel caso in cui si sia sottoposto all'intervento sia nel caso in cui abbia scelto di non operarsi, deve sottoporsi a frequenti controlli che vanno eseguiti almeno ogni sei mesi.
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