Soffrite di "naso chiuso" e siete continuamente "raffreddati"? Probabilmente non ve ne preoccupate perché non è un disturbo grave e pericoloso. Ciò nonostante è una situazione decisamente fastidiosa! Questa condizione è nota, nella terminologia medica, con il nome di Rinite.
Esistono:
Riniti allergiche (associate a reazioni allergiche o simil-allergiche)
Riniti idiopatiche non allergiche (rinite vaso-motoria)
Riniti infettive (virali e batteriche)
Altri tipi (iatrogene, ormonali, da cause meccaniche)
RINITE ALLLERGICA
Rinite allergica stagionale o periodica "febbre da fieno"
E' scatenata da allergie ai pollini di alcuni alberi in primavera, delle graminacee in estate, di diversi tipi di erbe in autunno. I sintomi più frequenti sono: prurito al naso, starnuti, idrorrea nasale (scolo di siero dal naso), naso "tappato" e bruciori.
La diagnosi viene formulata solo sulla storia riferita dai pazienti (anamnesi).
I test diagnostici (test cutanei e sierologici) confermano e dettagliano il tipo di allergia.
Granuli di polline
Rinite allergica perenne o aperiodica
E' sostenuta da allergie ad allergeni "domestici": acari, polveri, insetti e derivati epidermici animali (peli del cane e del gatto, piume).
I sintomi sono simili a quelli delle forme stagionali, ma durano per tutto l'anno.
Anche in questo caso la diagnosi si formula in base all'anamnesi ed ai test allergici.
Acaro
Rinite perenne non legata ad allergie documentabili (eosinofila)
Questo tipo di rinite non è ben conosciuto. Sebbene non siano documentabili allergie, la malattia è legata ad una reazione simil-allergica con incremento di eosinofili (un tipo speciale di cellule del sangue associate alle allergie) nelle secrezioni nasali.
I sintomi sono analoghi a quelli delle altre forme.
La diagnosi si formula sulla negatività dei test allergici e sulla presenza di gran numero di eosinofili nelle secrezioni nasali (rinocitogramma).
La patologia è frequentemente associata alla poliposi nasale.
RINITE VASOMOTORIA E IPERTROFIA DEI TURBINATI
Affezione nota anche con il termine dI iperreattività nasale aspecifica.
ll paziente affetto da questa patologia reagisce in modo anomalo (iper-reattività) al caldo e al freddo, alle variazioni di umidità, al fumo di sigaretta e a stimoli emozionali.
I sintomi sono prevalentemente rappresentati da congestione nasale (senso di naso chiuso), ipoosmia (diminuita percezione degli odori) e scolo di muco in rinofaringe.
La diagnosi si formula sulla anamnesi e sulla negatività dei test allergici.
RINITI INFETTIVE
Rinite virale - E' il raffreddore comune ed è causata da virus. rhinovirus, virus influenzali e para-influenzali).
Rinite batterica - E' causata da batteri e, nella maggior parte dei casi, segue un raffreddore comune virale di cui costituisce una complicazione. I sintomi possono perdurare fino a 6 settimane e la patologia può evolvere in sinusite acuta o cronica.
Il sintomo più comune della rinite infettiva è costituito dalla comparsa di uno "scolo di muco giallastro" che si sovrappone agli usuali sintomi del comune raffreddore.
La diagnosi può essere formulata in base alla anamnesi, all'esame otorinolaringoiatrico e alla eventuale esecuzione di esami colturali sul muco nasale atti a evidenziare il germe responsabile e la sensibilità agli antibiotici (antibiogramma).
La diagnosi delle forme sinusitiche si avvale anche degli accertamenti radiografici del cranio (es. radiografico convenzionale e TAC).
RINITE FARMACOLOGICA
E' detta anche Rinopatia iatrogena.
Questo tipo di rinite è secondario all'uso reiterato di spray o gocce nasali decongestionanti che contengono vasocostrittori.
Il paziente che si abitua all'utilizzo di questi farmaci, molto utili per brevi periodi nel raffreddore (non oltre 6-7 giorni), va incontro ad un fenomeno di tipo tossico, che si esplica a livello della mucosa nasale cagionando un aumento di volume dei turbinati (ipertrofia).
La vasocostrizione (diminuzione dell'aflusso di sangue) causata dal farmaco dura alcune ore ed è normalmente seguita da un fenomeno di vasodilatazione (aumento di afflusso di sangue) per cui il paziente ritorna alla condizione di partenza.
Nell'utilizzo reiterato della medicina (più di 8-10 giorni) la vasodilatazione risulta essere più intensa del normale e fa "gonfiare" la mucosa nasale (rebound effect).
I sintomi più tipici sono rappresentati da: ostruzione respiratoria nasale (naso tappato), scolo mucoso o sieroso dal naso (mucorrea), cefalea e ipoosmia (diminuzione della percezione degli odori).
RINITI DA CAUSE MECCANICO - OSTRUTTIVE
Deviazione del setto nasale - Il setto nasale deviato causa ristagno di secrezioni nella fossa nasale che risulta stenotica (stretta). Le secrezioni favoriscono lo sviluppo di infezioni batteriche.
Adenoidi ipertrofiche - La tonsilla faringea (adenoide) situata nel rinofaringe, in seguito ad infezioni ripetute, si ipertrofizza (si "gonfia") e blocca entrambe le fosse nasali creando grave ristagno di secrezioni.
RINITI IN DISTURBI ORMONALI
Gravidanza - In una elevata percentuale (60%) durante la gravidanza compare una rinite persistente legata agli elevati livelli ormonali. La rinite scompare quasi sempre dopo il parto, infatti solo nel 10 % dei casi sono necessarie ulteriori terapie.
Ipotiroidismo - Una rinite cronica può comparire in stati non trattati di ipotiroidismo (diminuzione della funzione della tiroide).
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